È proprio vero che il denaro è lo sterco del diavolo? Gesù è imprenditore e manager. I suoi insegnamenti sulla capacità della gestione economica e finanziaria sono anco-ra oggi validi per imprenditori, manager e per ognuno che nella propria vita quotidiana gestisce il denaro quale fonte di sostentamento.
Le persone paiono poste di fronte a un’alternativa: o Gesù Cristo o il denaro. Nei Vangeli anche il lettore più pre-parato legge che la buona novella è annunciata ai poveri mentre ai ricchi è riservata una condanna senza appello. Inoltre, per diventare seguaci di Gesù e avere parte del suo regno occorre disfarsi dei propri beni, abbandonare professione, casa e famiglia, non lavorare, non accumulare per il domani, non preoccuparsi del sostentamento. Eppure è nei Vangeli stessi che troviamo la spiegazione di come l’incompatibilità tra Cristianesimo e ricchezza sia nei fatti solo apparente e frutto di una lettura superficiale e incompleta. Il presente volume si pone come obiettivo quello di indagare a fondo e di meglio comprendere la delicata relazione (e quindi la compatibilità) tra mondo dell’economia e morale cristiana.
Dalle riflessioni sono emerse infine alcune indicazioni e conclusioni che possono essere definite principi di azione. Questi principi sono di fatto delle ‘best practice gestio-nali’ che dimostrano quanto Gesù avesse perfettamente presenti questioni, problemi, dubbi e scelte di chi si trova ad agire in questo mondo e a gestire responsabilità e risor-se umane, economiche e finanziarie.