«Vorrei parlare del don Milani al momento della sua morte avvenuta nel 1967 a 44 anni, per comprendere il personaggio dal punto di vista dell’intensità con cui ha vissuto la vita a partire dai primi 7 anni di sacerdozio a San Donato di Calenzano e i successivi 13 a Barbiana. Alla sua morte questo prete e maestro era considerato un escluso; per la Chiesa un prete esiliato, per la scuola un maestro emarginato e per lo Stato un cittadino incriminato e poi condannato. In vita, solo poche persone avevano condiviso i suoi in- segnamenti e gli erano state vicino. Al suo funerale i presenti non superavano un centinaio di persone».