Scopo di questo libro è evidenziare la fede, la spiritualità e l’umanità del metropolita Andrea Szeptyckyj (1865-1944) nel suo lungo ministero episcopale, come guida incrollabile per la Chiesa grecocattolica e il suo popolo in un contesto socio-politico difficile; al contempo, evidenziare l’attualità della sua testimonianza per il popolo ucraino tuttora alla ricerca dell’affermazione della propria identità nazionale e ecclesiale nel seno della comunità europea. Con la sua esperienza di fede, con la sua saggezza e lungimiranza pastorale, il metropolita, spendendosi generosamente senza risparmio, con la semplicità e la sapienza evangelica di cui era rivestito, come pastore premuroso seppe vigilare e nutrire il suo gregge per farlo crescere nell’amore di Dio e del prossimo, preparandolo a resistere agli attacchi e alle persecuzioni che lo avrebbero colpito. Dalle lettere pastorali e dal suo magistero, dalle testimonianze della Positio promana la fede viva e salda del metropolita: è un legame intimo con Dio che lo chiamava alla santità e lo disponeva anche al martirio perché la Chiesa ucraina rimanesse unita alla Chiesa universale.