Nella storiografia italiana il nome di Baldassarre Labanca è stato quasi cancellato in una sorta di congiura del silenzio realizzata da clericali e da anticlericali nel clima delle feroci contrapposizioni della "questione romana". Questo libro ripercorre il sofferto itinerario formativo e accademico di Labanca che dalla natia città di Agnone nell'Alto Molise "e insegnando nei Licei di Chieti, Bari, Milano e Napoli e nelle Università di Padova e di Pisa "divenne primo professore di storia del cristianesimo all'Università di Roma, promotore della disciplina e precursore degli studi storico religiosi in Italia tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo. L'Autrice, grazie ad un meticoloso studio di carte inedite di archivio e di un esteso epistolario, ricostruisce una pagina decisiva della cultura nazionale e degli studi di cristianistica di cui Labanca fu solitario protagonista. Egli, infatti, fu tra i rarissimi che mantennero relazioni internazionali con gli specialisti della materia, rivendicando "in numerosissimi scritti "per la Storia del cristianesimo autonomia di ricerca e dignità scientifica.