Biagio Conte non è come gli altri. È la parte buona di ciascuno di noi. La tentazione di vivere in un altro modo. Che certe volte uno pensa, basta mollo tutto e ricomincio daccapo. Ecco, Biagio è questo punto. Un medievale folle di Dio. Ha lasciato la famiglia, rinunciando ad un futuro da imprenditore, per seguire il suo istinto sacro. Da eremita ha vissuto fra le montagne siciliane, ha viaggiato a piedi fino ad Assisi. POi è tornato a Palermo ed ha diviso la strada coi barboni. Le sue Città della gioia ora sono tre: la Cittadella del povero, la Missione speranza e carità, l'Accoglienza femminile. Ogni giorno seicento persone hanno un tetto e tre volte al giorno un pasto caldo. Un racconto religioso che costringe a guardare l'altra faccia delle nostre città. Una rivoluzione. Intensa come la verità. Dolce come la carità. Musulmani, indù, cristiani, perseguitati dalle dittature, dalle guerre. Uomini soli. Tutti insieme, pronti a ripartire. Ed è bello sapere che c'è un posto così.