Ciro Gravier Oliviero recupera in questo libro la propria infanzia trascorsa nei primi anni Cinquanta in un piccolo paesello nella valle di Suessola. Rievocazione autobiografica che è in realtà spunto per far riemergere un mondo ormai scomparso. Parole, detti, costumi, tradizioni, canti, cibi ed usi religiosi sono qui rievocati con l'attenzione del linguista e dell'antropologo e con l'ironia di una scrittura brillante che trascina il lettore nel contesto di una famiglia orfana di padre dove tre fratelli vivono con la loro "mammina", con la nonna e con la burbera e amabile zia Melella.