Un singolare gemellaggio tra Chiese - le Chiese di Noto e di Butembo-Beni - che dura già da venticinque anni, viene ripreso come la possibilità di uno sguardo sul mondo che permette di cogliere, dell'Africa, anzitutto i suoi doni. Mettendo al centro la visita fraterna e il discernimento della storia, si apre la possibilità dei percorsi di pace e di giustizia che ci fanno "essere uomini diversi da come siamo stati" (Mario Luzi).