Nel terzo millennio il dialogo ecumenico e interreligioso trova ampi spazi di significativa testimonianza a partire dal Concilio Vaticano II. Le relazioni tra la Chiesa e gli ebrei possono continuare a contribuire, nelle radici comuni alla luce delle scritture, a scelte di pace e di giustizia. Il bene dell’umanità chiama a una comune e responsabile scelta di conoscenza e responsabilità, per superare steccati, contrapposizioni e ogni genere di violenza. Ebrei e cristiani, “fratelli prediletti”, per una fratellanza universale.